Out of office?
Questa newsletter è una mia velleità che mette le mani avanti perché è agosto, diamine.
Io sto andando in vacanza, calcola. E non ho idea se avrò il tempo di scriverti mentre sono in vacanza. Vado a trovare i miei, che non vedo da un anno, e voglio stare al mare il più possibile. Dovrò anche lavorare un po’. Un po’ meno del solito ma comunque troppo per gli standard di una vacanza. Per farla breve, non so come gestirò la situazione.
Ma secondo te sono in grado di andare in vacanza semplicemente andando in vacanza e avvisandoti che sarò in vacanza? No, certo.
Lo so che basterebbe dirti che non ci sentiremo per un po’ e per te sarebbe ok, figurati. Ma metti che poi mi viene voglia di scriverti? Eh, ma a quel punto non posso perché ormai ti ho detto che non ti scrivo e che modi sono. Quindi boh, non so davvero cosa fare oggi, se salutarti o no, se mettere un bel cartello chiuso per ferie o fare finta di nulla e poi, in caso di assenza, mandarti quelle strane email di scuse che ogni tanto ti toccano.
Facciamo così, prendiamola come viene. Io potrei essere meno costante, potrei non rispettare l’appuntamento della domenica, potrei saltarli anche tutti o tartassarti invece di più perché mi annoio.
Ma sì, stupiamoci. Per una volta potresti anche scrivermi tu, per dire. Una bella email in cui mi racconti qualcosa di tuo o mi dici quello che pensi. Non sarebbe carino? Un bel twist, no? Perché poi è pure bello stupirsi. Non sapere dove si va, cosa si fa, chi scrive a chi. Non conoscere già in anticipo le coordinate che si seguiranno.
Dai, regaliamoci un bel momento a briglie sciolte. Uno di quelli che a una control freak come me in fondo in fondo piacciono. Perché se penso ai momenti in cui sono stata indiscutibilmente contenta, in cui mi sono divertita o emozionata così tanto da pensare “ecco, sono proprio felice”, sono quelli in cui mi sono stupita di quello che stava succedendo, quelli inaspettati. Quelli che poi non ti spieghi e che nei ricordi rivedi tutti scontornati, sfumati, e a cui, per giustificare queste imprecisioni, applichi ex post delle luci abbaglianti.
Il consiglio prezioso
Live it up: Solo questo, goditela.
Riflettevo
E sì, è vero, quando non hai le idee chiare puoi andare incontro a tutta una serie di disagi. Perché, se non pianifichi nulla, potrai pure goderti momenti di felicità effimera ma rischi di non raggiungere mai una felicità più solida, più duratura. O almeno questa è la favola che mi racconto io per giustificare le mie ansie, convinta che solo impegno e disciplina possano condurmi verso una me migliore e, di conseguenza, una vita migliore. Ma, guarda un po’, non succede: per quanti sforzi o progressi io faccia la meta si allontana sempre di qualche misura, non la raggiungo mai.
E sai dove sbaglio? Nel perdere tempo a chiedermi come essere felice, come stare bene. Perché in realtà non mi sto chiedendo come posso godermi la vita, mi sto solo chiedendo come posso ottenere qualcosa che migliori la mia vita. Ma tanto poi questa vita (forse) migliore che avrò ottenuto non me la saprò godere perché ci sarà altro da aggiustare, altro da correggere, altro da ottenere. E si finisce in un circolo vizioso, si diventa vittime di una specie di dipendenza.
È qualcosa di simile alla FOMO se ci pensi. Cerchi di non perderti niente, cerchi di stare dietro a tutto e non ti godi nulla perché nel frattempo ti stai sicuramente perdendo qualcos’altro.
È la quantità il problema? L’alto numero di possibilità a nostra disposizione? Le distanze che si accorciano? La tecnologia che ci fa vedere più di quanto dovremmo? Mi viene in mente il tizio che aveva deciso (non so quanto facesse sul serio) di ottimizzare il processo su Tinder, impostando la sua esperienza come si fa con una pipeline di vendita. E quindi le modifiche al profilo, gli swipe, le risposte predefinite erano tutte gestite in modo automatico, come può accadere in un CRM, grazie a un programma realizzato con l’unico scopo di ottenere volumi enormi di appuntamenti. Il tutto per essere sicuro di trovare l’anima gemella.
Ma cos’è questa voglia di non perderci niente? Di gestire quantità sproporzionate di cose, esperienze, persone? È avidità? Ed è l’avidità quindi che ci impedisce di essere felici? È davvero così facile la risposta?
Sembra di sì, o almeno così si giustifica il primo posto della Finlandia nella classifica del World Happiness Report 2021. Perché se negli anni passati le condizioni economiche, il welfare, i servizi e le possibilità di realizzazione personale spiegavano il primo posto fisso della Norvegia e della Danimarca, con questo primo posto della Finlandia ora ci siamo un po’ affacciati su una logica nuova. Perché abbiamo cominciato a ragionare sul fatto che il World Happiness Report si basa sui voti che un campione di abitanti di ciascun Paese attribuisce alla propria felicità su una scala da 1 a 10. E quindi, se è vero che contano le condizioni oggettive in cui si vive, conta anche molto la visione più o meno realistica che si ha della propria vita e delle proprie aspettative.
Io non ci riesco eh, però sarebbe bello mettersi dei limiti salutari, non dico accontentarsi ma almeno apprezzare quello che abbiamo e quello che siamo. No, non ci credo neanche io mentre lo scrivo, scusa.
Visto letto sentito 🙈🙉🙊
Barb & Star Go to Vista Del Mar
Che poi, se hai voglia di essere felice basta che ti vedi Barb & Star Go to Vista Del Mar.
Non ho molto da dirti: è semplicemente una commedia adorabile scritta da Kristen Wiig e Annie Mumolo che, oltre a essere le protagoniste di questo film, sono anche le sceneggiatrici di Bridesmaids, altra commedia che mi ha fatto ridere come poche al mondo.
Ti posso dire anche che non devi fidarti del trailer che ti metto qua perché non rende.
Ti direi come al solito di fidarti di me e guardarlo senza remore ma so che di me non ti fidi neanche un po’ e che hai sempre bisogno di dimostrazioni, approfondimenti, fonti. Però io devo fare la valigia e davvero con questo consiglio ti sto regalando una perla. Quindi oggi accontentati e se non ti piace ne riparliamo. Ma ti piacerà, ti assicuro.
Pinkabbestia
Solo qualcosa di rosa
Guilty Pleasure
Sai chi ci ha reso immotivatamente felici quest’anno? Jennifer Lopez, che ci ha regalato delle foto per cui abbiamo (solo io?) completamente perso la testa. Le foto del suo ritorno di fiamma con Ben Affleck.
Perché questa storia mi piace così tanto? Spiegamelo tu. Se non hai tempo non fa niente, non preoccuparti, tanto me la godo anche senza spiegazioni.
Chi se la sta godendo un po’ meno è Marito che martello con la proposta di lasciarci e rimetterci insieme quando avrò 52 anni. No, non sono scema, ho intenzione di fare palestra e dieta e cure estetiche di ogni tipo nel frattempo. Ci voglio arrivare in forma anch’io all’evento, è chiaro.
Se vuoi farti un ripassino veloce di tutta la loro storia dal 2002 a oggi ti lascio qui un link utile, e poi c’è invece su Rivista Studio una riflessione interessante sul racconto mediatico del loro riavvicinamento.
Sappi che ti vedo, con quel sopracciglio alzato a giudicarmi per il mio entusiasmo. Ma sappi anche che:
Questa è la rubrica Guilty Pleasure quindi sei tu a essere nel posto sbagliato;
Io guardo le statistiche dei link che vengono cliccati sulla newsletter, conosco i miei polli insomma.
Saluti
Questa newsletter è una mia velleità che sta andando in vacanza ma forse non del tutto. E non vuole davvero lasciarti: se non dovessi avere mie notizie puoi sempre mandarmi una foto rosa o scrivermi qualcosa tu per una volta. In ogni caso c’è sempre facebook ma soprattutto Instagram per restare in contatto.